Ombra Scura
“Anche io sono stata bambina. Anche io sono nata da genitori sbagliati. Genitori poveri, genitori contadini, genitori servi. Ero sporca. Ero l’innominata. Ero senza nome. Quella che porta impressa la vergogna attribuita dagli altri. Quella accusata, quella additata! Quella che se non fosse andata così, sarebbe stato tutto diverso.
Da quando ho raggiunto questa condizione vedo solo ombre. Crescendo, sono diventata una donna criptica e raffinata.“
RETROSPETTIVA
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La mitologia lucchese è al centro delle opere astratte di Nicoletta Cerasomma. Il progetto nasce dalla sperimentazione artistica ed è una manifestazione della sua pratica come artista interdisciplinare. Gli elementi scuri mostrano l'influenza del minimalismo, attraverso un linguaggio visivo che evoca elementi naturali e figure leggendarie di un mondo antico. L’uso delle foglie d’oro dai toni minerali aggiungono un aspetto poetico e scintillante alle sue opere. Questo è un modo per dare continuità alla mitologia dei mondi e dei personaggi, per evocare storie archetipiche che aprono vie non comuni, che portano fuori dalla vita di tutti i giorni e che finiscono nell' ascesa verso un mondo pieno di meraviglie.
La sua idea è creare uno spazio estetico unico in cui il concettuale incontra il visivo.
Il linguaggio è volutamente astratto, rarefatto e senza tempo. Colore e simbolismo sono profondamente correlati, per enfatizzare l'immagine. Il colore è spesso utilizzato per comunicare un'emozione o un sentimento, ma anche la mancanza di colore ha un forte significato. La foglia oro e la vernice rappresentano l'impermanenza della vulnerabilità del trauma che si trasforma in speranza. In molte sue opere si nota l'uso del colore rosso per indicare la vita, il sangue e la violenza mentre il nero richiama l'onirico, l'alienazione, la malinconia e la nostalgia per ciò che è per sempre perduto. L'assenza di colore, l'irrealtà. Questa tecnica multistrato affronta il trauma vissuto e l'aspettativa di un futuro luminoso.